Il regista Ramin Bahrani insieme agli interpreti Zac Efron e Maika Monroe e alla sceneggiatrice Hallie Elizabeth Newton, hanno presentato alla stampa, in una sala gremita, il film At any price, in Concorso al Festival di Venezia. Il film, ambientato nelle fattorie dell'Iowa, narra le vicende di un’azienda a conduzione familiare, alle prese con la lotta per sopravvivere alla concorrenza spietata dei propri avversari. Assente al Lido il protagonista del film Dennis Quaid, che interpreta l’ambizioso Henry Whipple, la cui convincente performance è il motore trainante di un film che sebbene parta da dei lodevoli presupposti, nell’impianto narrativo tende ad incepparsi, soprattutto nel finale.
Il regista ci racconta del lavoro che è stato svolto prima delle riprese del film, mesi nei quali egli stesso si è recato nel Midwest ed ha vissuto a stretto contatto con questi agricoltori moderni che possiedono aziende che valgono molti milioni di dollari e dispongono di tecnologie altamente avanzate, ma che nel contempo sono anche produttori di semi geneticamente modificati e passano il tempo incollati al loro smartphone per controllare l’andamento dei mercati globali. Un mercato indubbiamente competitivo quello americano, tanto da far diventare dei veri e propri mantra frasi come “Expand or Die” (‘Espanditi o muori’) e “Get Big or Get Out” (‘Cresci o sparisci’). Simbolo del sogno americano la famiglia Whipple è anche la sintesi di tutti gli stereotipi made in Usa, disposta, cioè, a fare di tutto per mantenere la propria integrità agli occhi del resto del mondo, anche a costo di commettere dei gesti sconsiderati.
“Nel mio film”, sottolinea il regista di origini iraniane, “non era mia intenzione giudicare i comportamenti delle persone. Il mio intento principale era quello di porre delle domande, di portare spunti di riflessione sullo stato delle cose nella nostra società. E’ un fatto che stiamo affrontando una titanica crisi globale, ma sono convinto che siamo capaci di ben altro, nonostante si siano persi di vista dei principi fondamentali del vivere comune”.
Nei precedenti lavori di Bahrani, siamo stati abituati a vedere attori non professionisti, qui invece ha deciso di coinvolgere oltre che un attore navigato come Quaid, anche un idolo delle teenagers come Zac Efron. “Sin dai primi secondi che ho passato con lui”, afferma il regista, “ho capito che avevo trovato l’attore giusto per interpretare il ruolo di Dean. Sono anche del parere che quando gli attori sono bravi il regista deve scomparire, ovvero deve lasciare lo spazio alla loro creatività, al loro modo di sentire il personaggio”.
“Quello di Dean”, dichiara Efron, “è un ruolo che mi ha colpito subito, perché in qualche modo ho capito il suo rapporto col padre, quell’eterno conflitto che lo fa essere assolutamente ribelle nei confronti della vita che il genitore ha scelto per lui, e farlo dedicare, invece, alla sua vera vocazione che sono le auto da corsa”. “Nel film”, continua Efron, “il padre ha una prospettiva distorta del sogno americano, e questo provoca nel mio personaggio il desiderio di fuggire”.
Maika Monroe, alla sua prima importante esperienza sul grande schermo è visibilmente emozionata e grata a Bahrani per averle dato questa opportunità; dal canto suo il regista afferma che la giovane interprete ha le carte giuste per diventare una nuova Meryl Streep.
Serena Guidoni